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Diario di un'exchange student

"ciò che si perde sarà sempre molto meno di ciò che si avrà guadagnato"

53 • La scuola

By 07:13

Mi scuso se scrivo questo post solo ora ma sono stata così tanto impegnata che non ho avuto neanche un secondo libero. 

Il motivo? La scuola, i compiti, il crosscountry. 



Ma partiamo dal primo giorno di scuola. Lunedì 24 agosto. 
Nessuno era felice, emozionato quanto me. Un'onda di studenti che trascinavano con fatica i piedi, senza essere del tutto sicuri di quello che stavano per fare, si dirigeva verso la porta principale della Bushland High School per poi dividersi tra i vari corridoi e convogliarsi nelle classi. Io confusa tra la massa; ma confusa per poco ancora. 
È bastato il momento in cui i professori hanno chiamato il mio nome, con quell'esitazione prima di leggerlo che di solito mi fa capire subito che sono la prossima nell'elenco, per dimostrsre che non sono realmente una di loro.

La prima a dovermi chiamare è stata Ms. Bentley, la professoressa di inglese. Per darvi un esempio del personaggio che è potreste pensare alla professoressa di teatro in High School musical, uguale. 
Gira senza meta per la classe raccontando/inventando storie, gesticolando e dicendo di essere "fabulous". Mi piace la sua classe, anche se siamo solo in sei e, oltre ad un'exchange spagnola, non parlo mai con gli altri ragazzi: quattro cowboys un po' svitati. 

Il mio armadietto si trova accanto a questa classe ed è la cosa più utile che possa esistere. Appena arrivo a scuola ci lascio il pranzo e prendo i libri per la prima ora, dopo la quale ci ripasso e li cambio con quelli della seconda. E così faccio per tutto il giorno: fortuna che la scuola è piccola! 



La seconda ora è US History, con Coach Mayfield. La sua é la classe in cui lavoriamo di più, ma anche quella in cui lavoriamo meno. Diciamo che è un po' un'incognita. È una classe di junior, quindi sono l'unica senior, e anche qui non siamo molti, dodici mi sembra.
Lunedì mattina, il primo giorno di scuola, ci ha detto di studiare un capitolo del libro per il giorno dopo perché avremmo dovuto fare un test. Cosa che mi ha preso tutto il pomeriggio perché non è così facile capire subito, soprattutto se la materia non ti piace. 
Martedì mattina, il caro buon coach se n'è uscito così: "Adesso sceglierò a caso uno di voi e gli farò una domanda. Se risponderà bene tutta la classe prenderà 100 al test senza farlo, altrimenti ve lo faccio fare." Dopodiché ha chiesto ad una ragazza: "Sei pronta per il test?". Lei ha annuito e nessuno ha fatto il test perché la risposta era proprio quella. 
Ci è toccato comunque farlo mercoledì, ma qui arriva il bello. Il prof ha aggiunto due domande bonus:
1. Quando è stata la Guerra del 1812?
2. Quale nazione è proprio sopra gli Stati Uniti?
Aspettate a ridere, prima dovete sapere questa: la risposta alla seconda non è il Canada.
Insomma dobbiamo studiare spesso con lui, ma non sappiamo mai quando prenderlo sul serio. 

Quella alla terza ora è la mia classe preferita: pre-calculus. Siamo in tantissimi e molti sono anche parecchio duri, tanto che sono sempre la prima a finire gli esercizi.
Ma stiamo facendo cose che non avevo fatto sui numeri complessi e capisco veramente tutto benissimo. La professoressa, Ms. Sims, è sempre molto disponibile e ci spiega tutto in modo molto chiaro. 
Non è affatto strano che la mia classe preferita sia quella di matematica, d'altronde lo è sempre stata.

La quarta ora è dedicata ai compiti e ad ognuno è assegnata una classe in cui stare per farli. Credo sia una cosa utilissima, che sicuramente non farebbe male in Italia.
Inoltre è proprio durante questa che, quando sentiamo l'annuncio del vicepreside negli autoparlanti, ci alziamo tutti rivolti verso la bandiera degli Stati Uniti.

"I pledge allegiance to the Flag of the United States and to the republic for which it stands; one Nation indivisible with liberty and justice for all."

Ancora ho da capire il significato, ma ce la posso fare. Poi facciamo lo stesso con la bandiera del Texas. 
L'onore, la stima per il proprio Paese da parte dei cittadini è quello che rende l'America quello che è. 


Scatti rubati durante quest'ora ahaha 


A questo punto voglio anche parlarvi dei corridoi: non c'è mai tempo per fermarsi a parlare con gli amici o con il proprio vicino di armadietto che non vedrai quasi mai (che poi tra l'altro il mio è uno degli strani cowboys della prima classe), c'è solo tempo per correre alla prossima lezione. 


Quinta ora: advanced graphic design.  Questa classe la amo. Siamo in pochi e ho fatto amicizia con molti perché il professore ci fa spesso fare lavori a gruppi. L'unica cosa che ci serve è il computer e ognuno ne ha uno enorme alla propria postazione.
Ieri abbiamo fatto il test più divertente del mondo. Abbiamo usato una specie di gioco online, in cui le domande apparivano alla lavagna e dovevamo cliccare la giusta risposta sul computer, più velocemente possibile. Alla fine più che un test è stata una gara di velocità tra di noi e nessuno voleva più finire.

Prima della sesta ora ho il pranzo, durante il quale ormai mi siedo sempre allo stesso tavolo, insieme alla mia hostsister, alcune sue amiche e altre exchange students. 
La mensa è high school musical diventato realtà: il tavolo dei giocatori di football del varsity team, quello dei secchioni, quello dei timidi e silenziosi freshmen, quello delle coppiette di fidanzati, quello della banda e così via. Ognuno ha il proprio posto a mensa, ognuno è bene che ci rimanga. 

La mia sesta ora è fisica. Siamo in cinque e mi trovo bene con gli altri. L'unico problema in questa classe è che la professoressa non spiega benissimo, o meglio non la capisco molto bene. Però la cosa bella della scuola americana è che i professori ti fanno fare "test" quasi ogni giorno e spesso sono sugli stessi argomenti, che prima o poi ti entreranno per forza in testa. Inoltre abbiamo dei computer che ci ha dato la scuola e che possiamo usare quando vogliamo, quindi tengo sempre aperto lì il traduttore. 
La classe di fisica è in un vero è proprio laboratorio e faremo un sacco di esperimenti durante il corso dell'anno.

La classe della settima ora la odierei se non fosse che sono in una classe con un sacco di gente troppo simpatica, tra cui il più bello della scuola, che è proprio seduto accanto a me, e se ci fosse un altro professore al posto del coach Mayfield. 
È US government, una delle materie più noiose che ci possano essere. Ma ho subito capito che non lo sarebbe stata quando le domande del primo test che il coach ci ha fatto fare erano: 
1. (Di nuovo) quando è stata la Guerra del 1812?
2. Quanto è durata la guerra dei 100 anni? 
3. Chi è stato il miglior chitarrista mancino della storia?
4. Quanti sono i continenti? 
E tutte altre domande che non c'entravano nulla con la materia.

Poi ho Girls Athletics, dove mi dirigo verso il mio spogliatoio (quello delle ragazze del crosscountry) , in cui ho un altro armadietto col mio nome sopra.



Dopo che siamo tutte pronte ci aspettano ogni giorno 45 minuti di sollevamento pesi e roba varia. 
O meglio, per essere più sincera, le altre sollevano i pesi, io sollevo la barra.

La classe dell'ultima ora ho da capirla: dollars and sense. In teoria ci dovrebbe insegnare come amministrare i soldi, ma non ci capisco quasi niente e l'unica cosa che faccio quando dobbiamo completare le schede è inventare risposte e tartassare il mio vicino di banco per capire cosa significano alcune parole.
Dopotutto però qualcosa sto pure imparando e mi ci sto facendo un sacco di amici.
  
L'ultima campanella suona alle 15.37, dopodiché la mia giornata non è ancora finita perché ho l'allenamento di crosscountry, che in genere finisco alle 17.30. 
Ecco perché non sto avendo un singolo momento libero (questo post l'ho scritto mentre ero in macchina), ma la cosa mi piace perché almeno non penso a casa, all'Italia o alla mia famiglia. 

Ho da dirvi tanto sul crosscountry e da darvi una notiziona ma non lo farò in questo post perché non voglio portarvi via mezza giornata per leggerlo (in realtà è perché non ho più la forza di scrivere, scusate ahaha). 
Ho già in programma un video in proposito, che uscirà la prossima settimana o quella dopo (o quella dopo ancora, o ancora). O quella dopo dopo. Insomma prima o poi uscirà. 

Purtroppo non ho molte foto a scuola perché è proibitissimo usare il cellulare, anche nei corridoi. Se ti beccano te lo prendono e devi pagare 15$ per riaverlo, e se succede più volte finisci pure in detenzione. 

Quindi vi lascio con questa promessa: avrete presto un video sulla scuola ed uno sullo sport. 
Inoltre c'è un altro video-sorpresa che sarà presto su YouTube e che vi farò subito sapere quando sarà uscito. 
State connessi per non perderveli!
Saluti dal Texas amici!!!

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