Diario di un'exchange student

Oggi il countdown segna 50 giorni. 50 giorni e sarò in Texas.
Come mi sento? Disorientata.
Sono entrata nella fase "che sto facendo?","ommioddio starò un anno in America".

Sto mettendo a fuoco il fatto di lasciare il mio mondo per 10 mesi e se prima mi sembravano pochi e mi sarebbe piaciuto passare in America ancora più tempo, adesso ho paura che mi sembreranno troppi.
Ma non sono certezze, sono solo paure. Perchè sono certa che tutti questi pensieri non saranno nitidi fino a che non sarò là e dirò: non voglio andarmene da qui. Infatti non riesco a vedermici, non riesco ad immaginare le bandiere americane ovunque, io e la mia hostfamily insieme a raccontarci di noi, la nuova scuola; ho solo strane immagini offuscate.
50 giorni e saranno vere. 50 giorni e mi innamorerò dell'America.

La scuola è finita così in fretta che non ho nemmeno salutato quei compagni che sono sicura che non rivedrò, né ho guardato per bene un'ultima volta la mia scuola, l'aula magna, la mia classe-corridoio, i bagni sporchi.
E in quattro e quattr'otto si è sciolta la mia classe, la 3E, per far posto a quella 4E di cui non farò mai parte.
Proprio oggi mi è arrivata la pagella: promossa con la media dell'8.82, la più alta che ho avuto da quando faccio il Liceo. Il che mi rende super orgogliosa e vogliosa di spaccare i culi anche in America.

Cosa farò adesso? Mi godrò le vacanze fino al santissimo 4 agosto. Quando, con la mente ancora più offuscata, salirò su quel benedetto aereo che non ho fatto altro che aspettare. E aspettare.