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Diario di un'exchange student

"ciò che si perde sarà sempre molto meno di ciò che si avrà guadagnato"

11 • A day with Mediaset.

By 21:43

Come un bambino che, dopo aver visto svariate volte in tv la pubblicità di un gioco che gli piace, riesce ad ottenerlo, così mi sentivo io.

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Come già sapevate (quelli stronzi che non lo sanno possono andare a leggere qui), ieri io e la mia compagnia di ballo AMD company, siamo stati convocati per il provino di "Tu sì que vales".
Arrivati per una seconda volta in due giorni a Roma (ci si potrebbe prendere la casa a questo punto ahah), ieri mattina abbiamo raggiunto gli Studi Elios di Mediaset, in cui vengono registrati "Amici", "Uomini e donne", "C'è posta per te" e "Tu sì que vales". 
Non appena il pullman è entrato in questo piazzale, circondato dalle insegne di "Tu sì que vales", dove in genere vengono riprese le prove esterne del programma, abbiamo subito iniziato a capire che, da quel momento in poi, non avremmo capito più niente

È strano vedere per tante volte un posto in tv e poi trovarcisi dentro.
È davvero tutto molto strano.



Ci hanno accompagnate in una sala con grandi vetrate, sedie, specchi con le luci intorno e scritte "Tu sì que vales" ovunque.
In questa stanza c'erano due bambine vestite con una gonna e un top paiettati, che ci hanno detto che avrebbero ballato; c'era un ragazzo vestito da donna che era davvero inguardabile (il cuscino che aveva nel culo tra un po' gli arrivava in terra!); c'era un uomo vestito con un completo argentato, penso sia stato un mago; c'era una ragazza con un body bianco e stivali fino al ginocchio con il tacco che sarà stato alto più di 20 cm che sembrava proprio una troia (ops!).
Non c'era molta gente, avremmo dovuto fare in fretta...

IN FRETTA? Ahahah chissà cosa pensavamo.
Siamo stati in quella benedetta stanza dalle 11 della fino alle 18.
Ci hanno dato il numero (il 5059 mi sembra) e dei fogli da compilare, poi ci siamo cambiati e ci hanno fotografato davanti al logo del programma, tutto con molta calma.
Verso le 14, hanno fermato tutto per una pausa.
Ovvio! Mi sembra giusto fare una pausa, ci avevano fatto aspettare troppo poco!
Intanto allora ci siamo truccati e abbiamo aspettato, aspettato e aspettato.
E violato tutti i cartelli in cui c'era scritto di non fare foto o video (ops!). 





Volevo la foto con la scritta "Tu sì que vales" ahaha.


Alle 15, quando teoricamente doveva essere finita la pausa, è arrivata un'orda di gente che ha soppresso tutta la calma e tutto lo spazio che c'erano nella stanza.
Voi non immaginate che gente strana!
C'era uno che si è truccato da Drag Queen davanti a noi ed era davvero irriconoscibile!
Un altro che cantava, non curante di tutti che lo guardavano e lo riprendevano anche se non si potevano fare i video (che gente trasgre che c'era!).
Un bambino faceva delle cose troppo fighe con un pezzo di plastica che ricordava la pasta della pizza.
Noi lo guardavamo ammirate, e quello si nascondeva dietro la mamma perché gli facevamo paura hahah.



Quando finalmente ci hanno chiamato erano quasi le 18.
Ci hanno accompagnate in un altro complesso, e per arrivare a questo siamo passate davanti agli studi di "Uomini e donne".
Non appena entrate nel piccolo edificio cono sbiancata.
C'era un corridoio tutto colorato con porte con dei numeri e sopra scritto "sala relax", "sala prove".
Ho pensato subito: ma io questo posto l'ho già visto!
Eccome se l'avevo visto: era la scuola di "Amici".
Io e le altre abbiamo subito iniziato a saltare e a toccare tutto (nono tranquilli non siamo pazze!).








Una volta arrivato il nostro turno, avevo le mani che gocciolavano di sudore per l'ansia.
Ci hanno fatto entrare dentro la Sala 1, quella dove di solito fanno le prove i ballerini di Amici (non immaginate che cosa figa!)
Mentre montavamo la struttura con cui ballavamo, uno dei giudici, nonché uno dei produttori del programma ha iniziato a farci domande e a fare battute, mettendoci subito a nostro agio.
Abbiamo poi dato tutto il possibile, facendo il balletto convinte e con il 100% delle forze e rispondendo abilmente ad ogni cosa che ci veniva chiesta sulla coreografia e sulla storia che volevamo raccontare, mentre i produttori osservavano e riprendevano il tutto.
Infatti con questo balletto raccontavamo una vera e propria storia: l'Apocalisse.
Noi scheletri neri eravamo tutti morti, mentre i due ragazzi vestiti di rosso erano il male. Questi trascinavano una povera ragazza nel regno dei morti, e cioè tra noi. 
"Noi vogliamo far conoscere la nostra storia al pubblico televisivo, una storia un po' diversa, per niente scontata, in cui il male trionfa sul bene".
Ecco cosa abbiamo detto quando ci hanno chiesto perché vogliamo partecipare al programma.
Finito tutto l'ambaradam che c'era da fare, il giudice simpatico ha tirato fuori il telefono per farci una foto.
Speriamo sia stato un buon segno!

Adesso non rimane altro che aspettare e sperare che ci chiamino.
Comunque sia, anche se non ci prendessero (facciamo le corna), siamo più che soddisfatti di aver fatto quest'esperienza.
Come un bambino che, dopo aver visto svariate volte in tv la pubblicità di un gioco che gli piace, riesce ad ottenerlo, così mi sentivo io. 
Io che finalmente ero entrata in quei luoghi magici dei "giochi" che vedo in TV.


- Ginevra

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